Il Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito è uno dei più importanti strumenti di cooperazione tra i due paesi, che si basa sui concetti di ownership locale dei processi di sviluppo, e pieno coinvolgimento degli enti pubblici egiziani e della società civile italiana ed egiziana nella realizzazione delle iniziative finanziate.
Il Programma è nato nel 2001, anno in cui è stato siglato il primo Accordo al riguardo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica araba d’Egitto, per un totale convertito di USD 149 milioni. Questa fase ha registrato numerosi successi con un totale di 53 iniziative finanziate in diversi campi d’azione quali l’ambiente, il patrimonio culturale, lo sviluppo rurale, lo sviluppo delle piccole e medie imprese, l’istruzione, e la protezione sociale.
La seconda fase è iniziata nel 2007 con la firma del secondo accordo intergovernativo, e si è conclusa a dicembre 2017 finanziando 31 progetti per un totale di USD 100 milioni. In linea con gli interventi di cooperazione bilaterale e con le priorità individuate nel Piano Nazionale di Sviluppo, e sulla base della Dichiarazione Congiunta dei due Governi firmata il 12 maggio 2009, le iniziative finanziate si sono concentrate sui seguenti temi, in linea con quelli del primo Accordo:
- lotta alla povertà e sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione;
- sicurezza alimentare, in ragione del sempre maggiore deteriorarsi delle condizioni di vita della popolazione nei Governatorati più svantaggiati;
- miglioramento del sistema di istruzione e formazione tecnica e professionale;
- promozione di impiego, soprattutto per i giovani;
- promozione dei diritti delle donne e dei minori;
- sviluppo dell'industria nei settori chiave per l'economia egiziana (agro-alimentare e conciario);
- salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico, naturalistico e culturale dell’Egitto, anche attraverso il sostegno allo sviluppo dell’ecoturismo e del turismo culturale.
La terza fase del Programma, attualmente in corso, è iniziata nel 2012, e si concluderà nel 2023, per un totale di USD 100 milioni. Il terzo accordo prevede delle quote suddivise tra i seguenti settori ed enti beneficiari:
- Sicurezza alimentare e nutrizione: 45% dei fondi destinato al Ministero dell’Approvvigionamento e del Commercio Interno;
- Istruzione: 13% dei fondi suddiviso tra Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Istruzione Superiore;
- Agricoltura: 15% dei fondi destinato al Ministero dell’Agricoltura;
- Ambiente e patrimonio culturale: 15% dei fondi suddiviso tra Ministero dell’Ambiente e il Ministero delle Antichità;
- Società civile: il 10% dei fondi è destinato a progetti presentati da ONG italiane ed egiziane.
Il restante 2% è allocato per coprire i costi operativi e di gestione e per attività di assistenza tecnica.
ITEC Phase II Italian Egyptian Debt Swap Programme